di Monica De Santis
“Le stelle di Dora – Le sfide del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa”, è questo il titolo della graphic novel, che ieri mattina è stata presentata agli studenti del Convitto Nazionale “Torquato Tasso” di Salerno, dal Maggiore Antonio Corvino e dl Luogotenente C.S. Pasquale Santoriello, insieme con il Professor Claudio Naddeo, Preside e Rettore dell’Istituto. Quella di ieri mattina è la prima di una serie di tappe che i militari dell’arma faranno nelle scuole salernitane, per commemorare e promuovere, la figura del Ufficiale Generale dell’Arma a 40 anni dalla sua uccisione avvenuta, per mano mafiosa, il 3 settembre 1982, mentre era Prefetto di Palermo. Ad ogni scuola salernitana verrà consegnata una copia del testo, così che anche in futuro altri studenti potranno leggere e conoscere il Generale Dalla Chiesa… “Questi incontri sono voluti per far capire ai ragazzi che oltre all’ufficiale, al professionista, all’eroe, c’è anche un uomo, un padre, un marito”. piega il Maggiore Antonio Corvino “Ed è importante che i ragazzi capiscano che al di là delle gesta eroiche che il generale Dalla Chiesa ha compiuto, dietro c’è anche un uomo, che è stato padre e marito. E poi questi incontri servono a far conoscere a chi come questi ragazzi non c’era, chi era Dalla Chiesa e a far si che ricordino sempre e apprezzino il passato di questo paese”.
Luca Fortunato è uno degli studenti che ieri ha assistito all’incontro. E’ figlio di due poliziotti, ma anche nipote di poliziotti. Suo nonno è tra i poliziotti che hanno partecipato il 2 marzo 2003, dopo uno scontro al fuoco su un convoglio del treno regionale Roma-Firenze nel quale morì un agente di polizia, all’arresto della brigatista Nadia Desdemona Lioce… “Per me Dalla Chiesa è un esempio. Ha avuto il coraggio di lottare fino alla fine. E’ morto in una maniera brutale e la sua morte ci ha fatto capire che comunque è possibile combattere il fenomeno della mafia”. Colpito dalla figura del generale anche il giovane Alexi Boccadoro… “Un grande uomo, dal grande coraggio. Lottare contro la mafia fa paura, ma lui ha dimostrato a tutti di non temerla, pur sapendo a cosa andava incontro”.
Ricciardi è uno studente del Liceo Classico Europeo ed anche lui ha voluto esprimere il suo giudizio sulla figura del Generale Dalla Chiesa… “E’ un grande eroe, che non meritava una morte così cruenta. Sono rimasto colpito dal suo coraggio. Non è scappato davanti alle minacce. La paura non ha vinto ed è tornato in Sicilia per cercare di sconfiggere la Mafia, o quanto meno contrastarla. Non è da tutti fare ciò che ha fatto lui. Ecco perchè è un vero eroe”.